Epilessia nella donna

Le donne con epilessia necessitano di attenzioni particolari, legate soprattutto alla scelta della terapia, che può interferire sulla funzione endocrino-riproduttiva e sulla contraccezione. E’ nota l’esistenza di una relazione tra crisi epilettiche e ormoni sessuali. In alcune donne con epilessia definita catameniale, le crisi si presentano soprattutto o esclusivamente durante il ciclo mestruale o l’ovulazione.

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Contraccezione

La contraccezione non ormonale presenta per le donne con epilessia le stesse possibilità e limiti della popolazione generale. Gli ormoni steroidei contraccettivi e alcuni FAE sono metabolizzati a livello epatico e possono presentare delle interazioni farmacocinetiche di tipo bidirezionale. Le perdite intermestruali possono essere un segnale di ridotta efficacia della contraccezione ormonale. La componente estrogenica

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Interazioni AEDS-contraccettivi

AEDS che riducono l’efficacia dei contraccettivi orali: Carbamazepina Clobazam Eslicarbazepina Fenitoina Fenobarbital Oxcarbazepina Perampanel Primidone Tiagabina (a dosi > 20 mg/die) Topiramato (a dosi > 200 mg/die) Lamotrigina (a dosi > 300 mg/die) Nelle donne che assumono questi farmaci: Metodi ormonali Estroprogestinici (sia cerotti che orali) dovrebbero essere sconsigliati per ridotta efficacia contraccettiva. Potrebbero essere

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Contraccezione d’emergenza

Nessuna limitazione in donne che assumono farmaci antiepilettici che non sono potenzialmente interagenti Non vi sono dati sull’efficacia o meno della contraccezione d’emergenza in donne che assumono farmaci antiepilettici potenzialmente interagenti Con Levonorgestrel si consiglia di duplicare la prima dose a 2 pillole (1.5 mg) e di somministrare una una seconda a 12 ore (750

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Gravidanza

I problemi relativi a una eventuale gravidanza comprendono: Rischio di malformazioni del fet0 Andamento dell’epilessia in gravidanza Effetto delle crisi sul feto Andamento  gravidanza e  parto Sviluppo psicomotorio e intellettivo Rischio genetico dell’epilessia Cosa possiamo fare per ridurre i rischi Tali problemativhe andrebbero discusse prima del concepimento. Infatti, considerando che le malformazioni maggiori si instaurano

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Rischio teratogeno

 Le donne con epilessia presentano un rischio malformativo fetale modestamente superiore rispetto alla popolazione generale, con origine multifattoriale (genetica, + terapia antiepilettica) Il rischio di malformazioni maggiori nelle donne che assumono un solo farmaco antiepilettico è del 4-6% (2-3% nella popolazione generale).   può arrivare fino al 10% nelle pazienti in politerapia Il FAE a maggior

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Crisi e gravidanza

Durante la gravidanza la frequenza delle crisi si mantiene invariata nel 60-70%, nel 15% presenta un miglioramento e nel restante 15% un peggioramento. Sono maggiormente a rischio di peggiorare le pazienti con epilessia focale e con scarso controllo delle crisi prima della gravidanza. Un eventuale peggioramento della frequenza critica spesso dipende dalla assunzione irregolare della

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AEDS e gravidanza

I livelli plasmatici degli AED tendono, durante la gravidanza, a diminuire: è opportuno monitorare almeno ogni trimestre e l’ultimo mese prima del parto. Nel caso degli antiepilettici di prima generazione, caratterizzati da un elevato legame proteico, la riduzione della quota libera (attiva) è inferiore rispetto alla riduzione della concentrazione totale la qualcosa determina una condizione

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Parto

L’incidenza di complicanze della gravidanza nelle donne con epilessia è sovrapponibile a quella della popolazione generale E’ consigliato il parto per via naturale ad eccezione delle pz con crisi frequenti nelle quali è consigliato il parto con taglio cesareo elettivo Anestesia loco-regionale: va incoraggiata per analgesia in travaglio in quanto permette di ridurre lo stress

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Allattamento

Si ritiene che i vantaggi dell’allattamento al seno superino i potenziali rischi di esposizione del neonato ai FAE Si raccomanda osservazione del neonato e controllo delle concentrazioni plasmatiche in caso di comparsa di sedazione o irritabilità; se le concentrazioni fossero elevate si può consigliare l’allattamento misto

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Puerperio

Necessità di corretta igiene del sonno, soprattutto per le pazienti con epilessia generalizzata idiopatica, organizzando un aiuto per la notte. Incoraggiare misure di prevenzione della salute del neonato nel caso in cui la madre presenti una crisi

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